News22/09/2022

Zone Digitali 2022

Zone Digitali 2022

Zone Digitali è un progetto di MiDi – Motori Digitali, in collaborazione con Daste, realizzato grazie al contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus e il sostegno di Fondazione ASM – gruppo A2A.

Zone Digitali è il festival dedicato alla new media art che ogni anno porta nella città di Bergamo performance, installazioni, talk e proposte sperimentali con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla commistione tra arte e tecnologia fornendo stimoli e riflessioni sugli scenari dell’era contemporanea grazie al coinvolgimento di artisti e professionisti locali ed internazionali.

Giunto alla sua quinta edizione, Zone Digitali ritorna i prossimi 30 settembre e 1 ottobre 2022 nei rinnovati spazi della ex centrale di Daste e Spalenga, oggi Daste, centro di produzione creativa e motore culturale e sociale.

Col 2022 Zone Digitali avvia un ambizioso progetto biennale collegando l’edizione di quest’anno e la successiva del 2023 (anno di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura) sotto il titolo “HACKING HUMANS”: due edizioni connesse tra loro che pongono l’attenzione sugli esseri umani sia come singoli individui che come collettività e cercando un rinnovato equilibrio tra umanità e tecnologie.

In questo tempo così sbagliato, di continui equilibri che si rompono, Zone Digitali HACKING HUMANS riparte dall’umanità per costruire nuove armonie e conciliazioni.

Zone Digitali 2022, il primo volume dell’indagine di HACKING HUMANS, si propone come palcoscenico che raggruppa artisti in grado di portare una nuova visione della nostra relazione con la tecnologia: non opprimente, ma accogliente ed in grado di generare meraviglia e stupore. Un’occasione in cui domandarsi non tanto se le tecnologie siano o debbano esse ndosi sulla loro capacità di creare legami e partecipazione.

 

IL PROGRAMMA

Si inizia la sera di venerdì 30 settembre con la performance di Riccardo La Foresta, sound artist che dopo essersi esibito in numerosi festival d’avanguardia tra cui Unsound, Terraforma, Sonica, LOST, NODE festival e molti altri, arriva a Bergamo con “Drummophone”, progetto installativo e performativo ai confini tra arte sonora, improvvisazione e drone music che rivela risonanze e vibrazioni generando architetture invisibili tramite il suono.

A seguire, sempre la sera del 30 settembre, prenderà posto nella sala eventi dell’ex centrale “Amnesia”, un’installazione immersiva dell’interactive media artist Cristian Rizzuti concepita come pittura performativa realizzata in collaborazione con il compositore Julián Álvarez. Rizzuti, dopo aver esposto in diverse parti d’Europa tra cui ZKM di Karlsruhe, il Museo MAXXI di Roma e la Biennale di Venezia, porta a Zone Digitali un’esperienza percettiva fatta di luci, laser, suoni e spazi sintetici che compongono un ritratto che parla di memoria e della vita di ognuno di noi.

Nella stessa sera e fino al giorno seguente, nella loggia porticata degli spazi esterni di Daste, sarà visibile “mum?” una nuova installazione audio/video di MiDi Motori Digitali ideata da Valentina Lorenzi. Un progetto ispirato dall’immaginario dell’anime “Neon Genesis Evangelion” che parla del nostro stratificato e quasi simbiotico rapporto con le tecnologie. Un rapporto che genera immagini e forme di vita che dobbiamo ancora conoscere.

Il giorno dopo, sabato 1 ottobre, il festival riprende dal pomeriggio con il talk “Web3: il mondo dell’arte tra decentralizzazione e digital ownership” a cura di MiDi Motori Digitali. Un momento divulgativo ad accesso libero per conoscere le tecnologie alla base dei trend dell’ultimo anno collegate al mondo della produzione artistica e non solo. Un’occasione per approfondire, chiarire dubbi o semplicemente avvicinarsi all’argomento.

A seguire, prima di assistere alla sua performance serale, è in programma uno speciale talk con il sound artist, performer e ricercatore indipendente Luca Pagan. L’occasione per conoscere uno degli artisti più interessanti del panorama odierno e per addentrarsi nella sua ricerca basata sull’auto-progettazione di tecnologie wearable, software e hardware, e sull’uso di biotecnologie utilizzate per catturare l’espressività delle sue performance con particolare attenzione alle tecniche di machine learning.

La sera stessa Luca Pagan porterà in scena “Multi-Node Shell”: un’architettura corporale costituita da sensori indossati su mani e braccia allo scopo di esplorare le possibilità che ha il suono di agire come un linguaggio attraverso la percezione del movimento del corpo.

A chiudere le performance sarà INFRATONAL, progetto artistico di Louk AMIDOU, artista internazionale e multidisciplinare con sede a Parigi che lavora all’intersezione tra arti digitali, musica elettronica e interaction design. Con il suo live A/V “Existence”, all’interno dello spazio cinema “Lo Schermo Bianco” di Daste, esploreremo la connessione e il dialogo artistico tra l’uomo e l’algoritmo intelligente, dove la forma d’arte è un’ibridazione di musica, visualità e gestualità. Una riflessione sugli esseri umani, le loro imperfezioni ed emozioni e su come queste possano rimanere una parte necessaria dell’odierna arte digitale guidata dall’intelligenza artificiale.

Le serate del festival proseguiranno con due Dj Set con Onosecond collettivo di DJs e Producers che si propone come contenitore di subculture musicali, creato per incanalare, diffondere e amplificare energie inespresse per la prima serata e Michael Crank dj e tore dell’etichetta lo-fi house QCK Records. Durante le serate possibile accedere ai servizi food & beverage di Daste Bistrò.

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