News01/07/2025

FILI D’ARTE – Festival di Teatro di Figura Fondazione Ravasio dal 3 al 6 luglio

FILI D’ARTE – Festival di Teatro di Figura Fondazione Ravasio dal 3 al 6 luglio

Il festival estivo di Fondazione Ravasio dedicato alla città di Bergamo torna con la seconda edizione.

 

Si svolge in diversi luoghi della città di Bergamo da giovedì 3 a domenica 6 luglio la seconda edizione di FILI D’ARTE – Festival di Teatro di Figura, organizzato da Fondazione Ravasio Museo del Burattino ETS. Il festival inaugura, giovedì 3 luglio alle ore 17.30 al Museo del Burattino, con la II Edizione del Premio Giuseppina E Benedetto Ravasio ai costruttori che quest’anno è consegnato a Ilaria Comisso: illustratrice diplomata alla Scuola del Fumetto di
Milano, si è avvicinata alla scultura, spinta da un profondo interesse per la figura umana e la creazione di personaggi.

Il Festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, di Regione Lombardia, della Fondazione Comunità Bergamasca, della Camera di Commercio e Promoisola. Ha il patrocinio di:
Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Unima Italia.

È realizzato in collaborazione con Ortobotanico di Bergamo e FAI | Palazzo Moroni. Spettacoli nell’ambito di: Che spettacolo lo sport! (della Rete Family Friendly) e Olimpiade Culturale. Sponsor: San Pellegrino S.p.A.

Programma, indirizzi e biglietti:
Giovedì 3 luglio
Ore 17.30, Museo del Burattino – Via Torquato Tasso 8, cerimonia di premiazione II Premio
Giuseppina e Benedetto Ravasio ai costruttori a Ilaria Comisso. Ingresso libero.
Ore 18.00, Museo del Burattino – Via Torquato Tasso 8 Inaugurazione mostra Building Puppets in a fucked-up word. Ingresso libero.
Ore 21.00, Campo di Calcio, Oratorio Borgo Santa Caterina – via celestini 4, spettacolo Futbol di Vladimiro Strinati (RA). Ingresso libero.

Venerdì 4 luglio
Ore 18.30, Ortaglia di Palazzo Moroni, Via Porta Dipinta 12 – Bergamo, spettacolo Gli animali riconoscenti della Compagnia Pupi di Stac (FI)
A seguire Cerimonia di premiazione IX Premio Giuseppina e Benedetto Ravasio alla Carriera a Enrico Spinelli – Pupi di Stac (FI)
Biglietti ingresso completo con visita al Palazzo e ai Giardini più spettacolo: 11€ intero | 0 € soci FAI | ridotti disponibili sul sito web di Palazzo Moroni (biglietteria aperta fino alle 18:30, ultimo ingresso)
Biglietti ingresso visita ai Giardini più spettacolo 5€ (acquisto dalle ore 17.00 solo presso la biglietteria del Museo)

Sabato 5 luglio
Ore 10.30, Museo del Burattino – Via Torquato Tasso 8, visita animata e laboratorio Storie e burattini. Partecipazione gratuita su prenotazione. Posti limitati; prenotazione obbligatoria scrivendo a museo@fondazionravasio.it
Ore 21.00 Valle della Biodiversità – Ortobotanico sez. Astino, spettacolo Paolino e gli spiriti del
fiume della Compagnia Broggini (Va) in co-produzione con Emmeci Associazione Culturale.
Ingresso gratuito su prenotazione scrivendo a museo@fondazioneravasio.it

Sabato 6 luglio, ore 17.30, Piazza Vecchia di Bergamo, spettacolo Meneghino alle olimpiadi Co- produzione Ortoteatro e L’Arca di Noe. Ingresso libero.
Organizzazione festival: Paola Ravasio; Grafica: &1 Lab

La mostra monografica Building Puppets in a fucked-up word, esposta fino al 27 settembre.
Al museo del Burattino un’esposizione dedicata a Ilaria Commisso, visitabile fino al 27 settembre.
Non è solo una mostra di figure animate, ma un atto critico e poetico, un tentativo di ridare forma a un mondo disgregato.

In un mondo che vacilla sotto il peso della complessità, della disillusione e della perdita di senso, costruire pupazzi può sembrare un gesto marginale, ironico, quasi inutile. Come può un atto così semplice rispondere alla gravità del nostro tempo? Eppure, è proprio in questo gesto — fragile solo in apparenza — che si rivela una forza inattesa: la capacità di resistere al caos attraverso la creazione.

Quando il linguaggio fatica a dire il presente e le narrazioni si fanno fragili, agire, giocare e prendersi cura delle cose diventa un modo concreto per capire, reagire, abitare il presente.

Building puppets in a fucked-up world, progetto espositivo del Museo del Burattino dedicato all’artista Ilaria Comisso, nasce da questa intuizione. Non si tratta soltanto di una mostra di figure animate, ma di un atto critico e poetico. È un tentativo profondo di ridare forma a un mondo che sembra averla perduta, e parola a un’umanità che spesso non riesce più a esprimersi.

 

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