News14/05/2024

Concluso il 2° mandato della Garante dei diritti degli animali

Concluso il 2° mandato della Garante dei diritti degli animali

La Garante dei diritti degli animali Paola Brambilla conclude il suo secondo mandato. E lo fa con la tradizionale relazione che fissa le principali attività che la Garante ha condotto negli anni del suo impegno per la città e per i suoi animali, che sono davvero tanti, tantissimi.

A Bergamo risultano, infatti, attualmente iscritti all’anagrafe quasi 18.000 animali d’affezione, 12.666 cani e 5.096 gatti censiti. La città ha inoltre 90 colonie feline monitorate sul proprio territorio comunale, per un totale di 725 gatti censiti, di cui 707 muniti di microchip e sterilizzati.

Numeri davvero rilevanti, che danno ancora di più il senso e la profondità del lavoro della Garante di questi anni: decine i sopralluoghi svolti in questi anni, tante le attività messe in campo e ancora di più le situazioni complesse affrontate.

737 tra segnalazioni e richieste sono state gestite via mail, 93 segnalazioni via Messenger, mantenuto settimanalmente attivo (grazie anche alla collaborazione volontaria di Sofia de Meo) attraverso la pagina Facebook per divulgare informazioni, normative, contribuire alla ricerca di animali smarriti, evidenziare i successi conseguiti ed anche spiegare perché non tutto ogni tanto vada come tutti vorrebbero.

Anche perché spesso i cittadini dimostrano una certa dose di disinformazione, convinti di trovarsi spesso di fronte ad animali addomesticati semplicemente perché vivono nei parchi di Bergamo. Dare pane a cigni, germani e anatre può portare al decesso degli animali, spesso poi attribuito dai cittadini stessi a scarsa cura del Comune, che invece è consapevole che gli animali selvatici non andrebbero mai nutriti, mentre le specie addomesticate (come i cigni) vengono alimentate con mangime apposito dagli Uffici Comunali. Da qui sono scaturite anche piccole e mirate campagne di comunicazione, pensate proprio per tutelare questi animali in alcuni parchi cittadini.

Nel corso di questi anni, tra le decine di casi, si è risolto un difficile caso di accumulo compulsivo di cose e animali, con l’aiuto di vicini di casa, volontari di un’associazione zoofila, polizia locale e ATS: un giovane labrador – in condizioni di salute psicofisiche delicate segnate dalla detenzione insana – è stato recuperato e quindi affidato definitivamente a una persona responsabile.

Si è riportata una importante vittoria al TAR, che ha respinto il ricorso di un’associazione cinofila favorevole all’uso del collare a strozzo che aveva impugnato il Regolamento comunale, che invece lo vieta (salvi i casi previsti dalla legge).

Sono stati effettuati plurimi sequestri di cani e gatti detenuti in condizioni disumane, o vittime di maltrattamenti: uno dei casi più emblematici quello di un cane corso legato con catene strette al collo, per vendetta, alle serrande di un esercizio commerciale e con le zampe legate con il nastro adesivo, proprio sotto lo studio dove la Garante esercita la sua professione di legale: ciò che ha permesso la liberazione dell’animale prima che soffocasse. Ora è in affido al Rifugio del cane in attesa di un’adozione regolare.

Per questa intensa ed attenta attività a tutela degli animali, nel 2021 Bergamo ha conseguito nel IX rapporto nazionale di Legambiente “Animali in Città”, il 3° premio nazionale.

 

Crediti foto: domusweb.it

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