News28/11/2022

Bigio_LaCarrara | Capolavori Quotidiani

Bigio_LaCarrara | Capolavori Quotidiani

I capolavori dell’Accademia Carrara di Bergamo e la grande tradizione dolciaria di Bigio di San Pellegrino Terme. Un prodotto per la storia, destinato a durare nel tempo. Un evento storico a Bergamo e per Bergamo.

 

Il patrimonio artistico di Accademia Carrara si unisce a quello della grande tradizione dolciaria di Bigio e prende forma attraverso la produzione di una serie di scatole preziose, raffiguranti gli straordinari capolavori della Carrara e contenenti il biscotto Bigio di San Pellegrino Terme.

Bigio e Accademia Carrara hanno avviato un rapporto di collaborazione con l’intento di coniugare lo straordinario patrimonio artistico della Carrara con quello della grande tradizione dolciaria di Bigio, all’interno de La Carrara Family, l’insieme di iniziative territoriali di cobranding e co-marketing territoriale.

Capolavori Quotidiani intende alimentare, sostenere e diffondere la cultura dell’arte.

Luigi Milesi, proprietario di Bigio, dichiara: «Con i miei collaboratori, abbiamo pensato di associare ad Accademia Carrara le ritualità quotidiane della somministrazione alimentare. Ci piace immaginare una stretta relazione tra l’esperienza della visione delle opere e la percezione del piacere del gusto».

L’iniziativa Capolavori Quotidiani si veste con 9 capolavori della Carrara, riprodotti su speciali scatole, in metallo, da collezione e numerate. L’arte entra nei riti quotidiani grazie alla preziosa scatola dell’iconico biscotto Bigio, raffigurante i capolavori della Pinacoteca. Raffaello, Hayez, Pellizza da Volpedo, Mantegna, Moroni, Bellini, Lotto, Trecourt, Fra Galgario, impressi sulla confezione con una strepitosa qualità tecnica, diventano testimoni quotidiani della Carrara.

«L’idea che un capolavoro della Carrara dia il primo “buongiorno” al mattino con la sua inconfondibile bellezza ci incuriosisce e affascina. Ampliamo così la Carrara Family e, nell’anno della Capitale italiana della Cultura, l’arte che incontra il cibo offre un ulteriore spunto per un racconto, quello della Carrara, che continua ad arricchirsi di prestigiose collaborazioni e di modi nuovi per avvicinare alle meraviglie custodite in museo» – precisa Gianpietro Bonaldi, responsabile operativo di Accademia Carrara.

A tal proposito, Luigi Milesi puntualizza «senza alcuna presunzione e con il massimo rispetto, mi auguro che, di fronte a questo sorprendente e grandioso progetto, qualcuno possa pensare al nostro famoso biscotto come al decimo Capolavoro».

Il Progetto Bigio_LaCarrara Capolavori Quotidiani è stato concepito per coinvolgere, in due fasi distinte, tutti i soggetti potenzialmente interessati. Una fase “Corporate” per chi acquista in bundle, ed una «Individuale», per acquisti di scatole singole.
L’idea è di creare interazione territoriale grazie a questa nuova collaborazione.

Sarà possibile acquistare le scatole d’arte in Bundle fino alla riapertura di Accademia Carrara, in programma il prossimo 26 gennaio 2023, a seguito di un importante ripensamento degli spazi interni e esterni.
Dopo tale data, le scatole saranno disponibili in specifici punti dislocati nell’intero territorio della Provincia di Bergamo e attraverso la grande distribuzione.

 

Bigio

«My name is Bigio» – Un’assoluta Dolcezza gastronomica italiana. Il Biscotto Bigio, semplicemente «Bigio», è l’unico e vero Biscotto di San Pellegrino. Ormai considerato un sostantivo cumulativo che dal 1934 riassume passione, qualità, storia, gusto, ambizione, successo. Bigio è un frollino al burro ormai sdoganato da uno specifico uso, diventando, a tutti gli effetti, un biscotto quotidiano. Di colore dorato, profumatissimo, è ammaliante e intenso al palato. Un leggero retrogusto sapido compensa la dolcezza iniziale. Ha la resistenza di un «biscotto da inzuppo» e la friabilità di un post pasto. La caratteristica mezza luna ne rappresenta l’identità. La linea morbida e lievitata di una faccia, in rapporto a quella uniforme e compatta dell’altra, ricorda i biscotti delle grandi tradizioni di pasticceria per il The e la preparazione dei frollini di famiglia per i «dolci nutrienti e sani». Il Biscotto Bigio nasce a San Pellegrino Terme nel 1932 e dal 1934 viene prodotto con la stessa ricetta, con l’identica procedura artigianale, nel medesimo luogo. L’intera attività di Bigio si riassume nella doppia locuzione identitaria: «My name is Bigio» e «Sweetness to imagine happiness».

 

Accademia Carrara

Accademia Carrara è stata istituita a Bergamo, nel 1796, per volontà di Giacomo Carrara, come complesso unico di Scuola di Pittura e Pinacoteca, in cui confluì la sua straordinaria raccolta di dipinti. Nel corso di oltre duecento anni si è arricchita grazie a lasciti di grandi conoscitori come Guglielmo Lochis, Giovanni Morelli e Federico Zeri. Memoria e simbolo del collezionismo italiano, la Carrara custodisce capolavori assoluti della storia dell’arte, testimonianze di cinque secoli con Pisanello, Foppa, Mantegna, Giovanni Bellini, Botticelli, Bergognone, Raffaello, Tiziano, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto, Hayez e Piccio. Accademia Carrara vanta tra i più importanti corpus al mondo di opere di Lorenzo Lotto e Giovan Battista Moroni. Dalla riapertura del 2015 si sono susseguite le mostre Io sono il Sarto. Moroni a Bergamo, Lorenzo Lotto. Attraverso Bergamo, Raffaello e l’eco del mito, Le storie di Botticelli. Tra Boston e Bergamo, Tiziano e Caravaggio in Peterzano, Rembrandt in una storia meravigliosa, Piccio IN Carrara e Velázquez. Il capolavoro del Prado è in Carrara, oltre a una serie di importanti prestiti internazionali, come I Musici di Caravaggio del Metropolitan Museum of Art di New York e Marte, Venere e Amore di Tiziano del Kunsthistorisches Museum di Vienna. La Carrara è anche ambasciatrice dell’arte italiana all’estero attraverso la partecipazione con opere della collezione in mostre internazionali come al Bund One Art Museum di Shanghai (2021) e al Castello Reale di Varsavia (2022). Il museo promuove inoltre numerose iniziative, tra proposte didattiche e servizi al pubblico, dimostrando la vivacità di un museo contemporaneo.

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