MuSa Museo di Salò – Paolo Boifava è il NUOVO DIRETTORE

Paolo Boifava è il nuovo direttore – La selezione avvenuta tra oltre 60 candidature giunta da tutta Italia.
Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano ha annunciato la nomina del nuovo direttore alla guida del MuSa – Museo di Salò e della Fondazione.
Paolo Boifava (1975) è uno storico dell’arte con una lunga esperienza nella direzione museale, maturata in diciassette anni ai Musei di Montichiari, dove ha curato mostre, pubblicazioni e progetti museografici di rilievo, come il Museo Lechi e il Castello Bonoris.
Laureato con lode in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Parma, ha perfezionato la propria formazione presso istituzioni internazionali come l’Institut National du Patrimoine e l’École du Louvre. Autore di numerosi saggi e curatele, vanta solide competenze nella gestione museale, nella comunicazione culturale e nella valorizzazione del patrimonio.
A marzo 2025 il consiglio di amministrazione della Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, in esecuzione della delibera del Consiglio del 30 gennaio 2025, ha avviato la selezione per individuare il nuovo direttore del MuSa Museo di Salò, che la Fondazione ha in gestione per effetto della convenzione con il Comune di Salò.
La pubblicazione del bando ha portato alla ricezione di oltre 60 candidature da tutta Italia, esaminate da un’apposita Commissione di valutazione composta da esperti nella gestione di musei, istituzioni culturali e dell’amministrazione pubblica, presieduta da Stefano Zane, Presidente della Fondazione.
All’indomani dall’ufficializzazione dell’incarico, il direttore neoeletto guarda al futuro senza dimenticare l’operato di chi lo ha preceduto «Desidero esprimere il mio ringraziamento alla Commissione che ha condotto la selezione tra numerosi candidati, per la fiducia che ha voluto accordarmi. Vorrei inoltre rivolgere un sentito ringraziamento a Lisa Cervigni per l’ottimo lavoro svolto nella direzione del MuSa fino allo scorso anno».
OLTRE 15.000 INGRESSI PER “KLIMT. GRAFICA D’ARTE”
Nel frattempo, c’è ancora tempo fino al 29 giugno per visitare la grande mostra KLIMT. Grafica d’arte.
Inaugurata lo scorso 22 marzo, l’esposizione che ha tagliato con successo il traguardo degli oltre 15.000 visitatori, raduna oltre 70 opere grafiche – collotipi, eliografie, litografie, disegni e alcune edizioni della celeberrima rivista Ver Sacrum – attraverso i quali è possibile ripercorrere le fasi salienti ed i capisaldi tematici che scandirono la produzione del padre nobile della Secessione viennese.
Con la curatela di Federica Bolpagni ed Elena Ledda, in collaborazione con la Klimt Foundation di Vienna, il percorso documenta una produzione copiosa, fulgida testimonianza di quell’idea di “opera d’arte totale” perseguita dal Maestro dello Jugendstil, e anticipatrice del concetto di riproducibilità tecnica teorizzato da Walter Benjamin di lì a poco.