News16/10/2025

Il green Village di Ponte di Legno primo modello mondiale di case attive

Il green Village di Ponte di Legno primo modello mondiale di case attive

Non un semplice complesso residenziale, ma un vero e proprio laboratorio internazionale di sostenibilità, innovazione e qualità della vita: il Gruppo Guerini Real Estate & Hospitality annuncia la finalizzazione del Green Village di Ponte di Legno, un progetto destinato a segnare un punto di svolta a livello mondiale nel modo di abitare e vivere la montagna. Situato nel cuore delle Alpi, il Green Village rappresenta un unicum globale: un insediamento concepito fin dall’inizio per integrare architettura, natura e tecnologia, riducendo al minimo l’impatto ambientale e massimizzando il benessere degli abitanti.

 

Un modello pionieristico

Le caratteristiche distintive del Green Village lo rendono un progetto di riferimento internazionale:

  • Bioedilizia avanzata: ogni edificio è realizzato con materiali naturali e certificati, secondo i più alti standard energetici e ambientali, garantendo consumi ridotti e comfort abitativo superiore.
  • Energia 100% rinnovabile: il Village si alimenta esclusivamente con fonti pulite, integrando pannelli solari, sistemi di geotermia e tecnologie di recupero delle acque reflue.
  • Architettura che dialoga con il paesaggio: le linee costruttive rispettano e valorizzano la bellezza di Ponte di Legno, fondendosi armoniosamente con boschi e montagne circostanti.
  • Smart living: ogni unità è dotata di domotica di ultima generazione, ventilazione naturale e soluzioni intelligenti per ottimizzare aria, luce, umidità e temperatura.
  • Un villaggio vivo: il progetto non si limita alle residenze: include aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, spazi condivisi, creando un ecosistema sociale oltre che abitativo.

“Il Green Village è il nostro contributo a un nuovo modo di intendere l’abitare: non più consumo di territorio, ma restituzione di valore, equilibrio e qualità. Ponte di Legno diventa così un esempio replicabile in tutto il mondo – spiega Giuliano Guerini, Amministratore Delegato del Gruppo Guerini Real Estate & Hospitality -. La realizzazione di Ponte di Legno consolida il nostro ruolo di pionieri nell’immobiliare sostenibile, capace di anticipare i grandi trend internazionali: transizione ecologica, turismo responsabile, nuove forme di comunità urbana e montana. Il progetto guarda lontano e nasce da un legame profondo con il territorio. Il Green Village di Ponte di Legno non è solo un traguardo, ma un benchmark globale: un prototipo che dimostra come sia possibile coniugare comfort, tecnologia e rispetto ambientale, senza compromessi. Un progetto che segna un cambio di paradigma: abitare in montagna non significa più sottrarre risorse, ma generare valore e futuro”.

Le sei villette e gli otto appartamenti del Green Village hanno una metratura compresa tra gli 80 e i 250 mq, pensati per residenti o turisti abituali in cerca di una seconda casa per le vacanze sulla neve, realizzati per essere totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico, a beneficio dell’ambiente. Non solo infatti le abitazioni non hanno costi in bolletta, ma producono energia aggiuntiva, che i proprietari possono poi rivendere come previsto dalla normativa vigente.

 

G-System, il sistema di costruzione innovativo alla base del Green Village

G-System è il primo sistema di costruzione di case attive in Italia ideato da Guerini Real Estate & Hospitality, basato su una serie di caratteristiche innovative. Un processo costruttivo, frutto di quasi 50 anni di esperienza e in continua evoluzione, che consente di creare abitazioni a impatto zero, dotate dei migliori comfort e senza costi in bolletta. Al contrario, le case attive di Guerini generano un surplus energetico che i proprietari rivendono, in un circolo virtuoso e conveniente per tutti.

Secondo le stime di Guerini, grazie alle metodologie del G-System le ville del Green Village di 250 mq hanno un consumo annuo di circa 4.500 kW e un surplus di produzione immesso nella rete di ben 6.500 kW (+144%), mentre i trilocali consumano 2.000 kW e producono un surplus di 700 kW (+35%, cifra più bassa rispetto alle ville perché l’energia solare proveniente dal tetto dell’edificio va suddivisa per il totale degli appartamenti che lo compongono).

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