Elezioni amministrative
L’analisi del voto nel bresciano (fonte Giornale di Brescia)
Il risultato delle elezioni amministrative che il 3 e 4 ottobre hanno interessato 104mila bresciani in 26 comuni della provincia dice che a vincere è stata soprattutto la voglia di continuità . Tantissime le riconferme, pochissimi i ribaltoni, che hanno riguardato principalmente quei comuni che sono andati alle urne in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato del sindaco perché commissariati. La due giorni elettorale si è svolta senza intoppi negli oltre 120 seggi allestiti dalla Valcamonica alla Bassa, fatto salvo per il caso della segretaria di seggio ad Azzano Mella – per la quale sono state chieste le dimissioni – autrice di un messaggio vocale su WhatsApp in cui faceva il punto su chi, tra i suoi concittadini, era andato a votare o no.
Le riconferme
Lungo è l’elenco dei sindaci che continueranno a portare la fascia tricolore: su 14 a caccia della riconferma, 12 hanno centrato l’obiettivo.
Il risultato schiacciante
AÂ Collio, su tutti, la sindaca uscente Mirella Zanini ha vinto con il 93,12% delle preferenze: ha raccolto 893 voti contro i 66 assegnati alla sfidante e nipote Claudia Zanini. Per la prima cittadina una vittoria schiacciante e un nuovo mandato che prolunga i 16 anni alla guida del paese dell’Alta Val Trompia.
I comuni più grandi
Anche nei tre dei quattro comuni più grandi andati alle urne, quelli sopra i 10mila abitanti, gli elettori hanno scelto di tenere la rotta. A Bagnolo Mella il vicesindaco uscente, Pietro Sturla, ha vinto con il 39,91%: con lui, a capo di un gruppo che guarda al centrodestra, si proseguirà lungo la strada tracciata dal sindaco uscente Cristina Almici, il cui nome compare nella lista a sostegno di Sturla. La vittoria è stata però tutt’altro che schiacciante, con soli 32 voti di vantaggio sulla «preside di ferro» Ermelina Ravelli. Con 3 punti percentuali di distacco ha invece vinto a Cazzago San Martino Fabrizio Scuri, comune commissariato dal novembre 2020 dopo le dimissioni di massa di dieci consiglieri che inizia una nuova era con l’amministrazione che verrà a formarsi. Il risultato è stato a lungo incerto durante lo scrutinio nel paese franciacortino, con Maria Teresa Venni che a più riprese era sembrata vicina alla vittoria. Terzo comune più popoloso al voto, Nave ha dato fiducia all’assessore al Bilancio della giunta uscente, Matteo Franzoni. Con il 53,98% dei voti ha superato lo sfidante Nicola Pedrali. A Castel Mella è stata netta la riconferma del sindaco uscente, sostenuto dal centrodestra, Giorgio Guarneri, che ha incassato il 77,68% delle preferenze.
I comuni più piccoli
Anche nei tre comuni con meno elettori chiamati al voto ha vinto la continuità . Nel più piccolo, Incudine, il vicesindaco uscente Diego Carli ha conquistato la fascia tricolore con 165 voti, contro gli 88 raccolti dallo sfidante Costantino Violi. Ad Anfo e Losine sono invece stati confermati i due sindaci uscenti, Umberto Bondoni e Mario Chiappini (che ha vinto con soli 4 voti di scarto, 214 contro i 210 di Daniele Dò).
Un solo candidato
A Ono San Pietro e Polpenazze lo spoglio ha certificato il risultato già annunciato nelle scorse ore: in entrambi i paesi, infatti, c’era solo un cadidato sindaco. Col raggiungimento del quorum del 40% – domenica pomeriggio nel paese camuno, lunedì mattina in quello gardesano – è stata decretata la vittoria di Fiorenzo Formentelli e di Maria Rosa Avanzi. I festeggiamenti veri sono però scattati nel pomeriggio, quando lo scrutinio ha certificato il superamento del 50% dei voti validi.
Le sindache
Oltre a Collio e Polpenazze, altri quattro comuni saranno guidati da donne. Ad Artogne è stata infatti riconfermata la sindaca uscente Barbara Bonicelli, così come a Torbole Casaglia è stata riconfermata Roberta Sisti. A Gambara, dove erano in lizza tre donne, l’ha spuntata Tiziana Panigara, che ha superato l’assessore uscente Angela Zucchelli e Giovanna Rubessi. Anche Rosa Vitale, nuova sindaca di Rodengo Saiano, ha di fatto ribaltato il risultato, sconfiggendo, oltre a Alexander Nisi ed Elisa Codenotti, anche Luigi Caimi, sindaco fino alle dimissione nell’estate del 2020.
Un altro mandato
Tra le vittorie nette si registra quella di Manolo Rossini a Bovegno, con il 67,93%: continuerà a guidare il paese per un altro mandato. Stessa sorte per Emanuele Moreschini a Esine, che dopo aver incassato il 65,51% resterà sulla poltrona di primo cittadino. Anche Flero il sindaco uscente Pietro Alberti ha trovato la riconferma con il 66,57% dei voti, e a Pian Camuno bissa il mandato Giorgio Ramazzini, che ha raccolto il 59,55% delle preferenze. Più schiaccianti invece le vittoria di Cristian Farisè a Ossimo, che con il 74,35% si assicura la permanenza alla guida del comune, e di Antonio Zampedri a Poncarale, che trionfa con il 70,87%.
I vice che diventano sindaci
Sempre a proposito di continuità , ci sono i vicesindaci che da oggi sono sindaci. Oltre a Bagnolo Mella, anche Azzano Mella sarà guidato per i prossimi 5 anni dal vicesindaco uscente: Matteo Ferrari ha vinto col 52,84%. A Isorella ha vinto il vicensindaco uscente, Simone Bellardi, con il 52,21%. A Collebeato prosegue invece, questa volta con la fascia tricolore, Angelo Mazzolini, che ha conquistato il 65,28% dei voti. A Pontoglio ha stravinto col 78,77% il vicesindato uscente Alessandro Pozzi, a Moniga del Garda, con l’83,23%, ha trionfato il vicensindaco uscente, Renato Marcoli.
I ribaltoni
Dei 14 sindaci a caccia di riconferme, solo due non hanno centrato l’obiettivo. E sono entrambi di comuni commissariati. A Montirone Eugenio Stucchi, il cui mandato è stato bruscamente interrotto nell’aprile scorso a causa delle dimissioni di nove consiglieri, si è fermato al 14,41%. Ha vinto Filippo Spagnoli, candidato del centrodestra, che ha superato di soli 16 voti il terzo sfidante, Stefano Formenti. A Rodengo Saiano Luigi Caimi, sindaco dimissionario nel luglio 2020, ha tenuto testa a Rosa Vitale, ma alla fine non è andato oltre il 36,77%, un risultato non sufficiente per battere il 41,42% conquistato dalla nuova sindaca.
L’affluenza in calo
Di queste Amministrative 2021, oltre alle tante riconferme, ci resterà anche una certezza: quella del calo dell’affluenza. Se cinque anni fa la media provinciale era stata del 71,81%, questa tornata non è andata oltre il 63,45%. Per 22 comuni il confronto è con le Comunali del 2016, per Cazzago San Martino con quelle del 2017, per Gambara, Rodengo Saiano e Montirone si va al 2019. In tutti i casi, però, va tenuto conto di una differenza sostanziale: quest’anno si è tornato a votare su due giorni, mentre nelle tornate precedenti le urne erano rimaste aperte solamente per un giorno.