CS Alleanza per la Cultura

Cresce l’inedito modello di partnership pubblico-privato ideato da Fondazione Brescia Musei: un segnale di successo e di fiducia confermato negli ultimi cinque anni.
50 Alleati per la Cultura a Brescia: un traguardo straordinario battezza il sesto anno del programma di fundraising culturale di Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia.
Il ruolo delle imprese: partecipazione e sinergia per portare valore condiviso alla comunità attraverso la cultura e i suoi musei.
Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia presentano oggi, venerdì 30 maggio, nella cornice dell’arthouse cittadina, il cinema Nuovo Eden, i nuovi Donors che hanno aderito all’innovativo progetto di fundraising culturale ideato dall’Istituzione museale bresciana, Alleanza per la Cultura.
L’evento è l’occasione per rinnovare il sodalizio con le imprese che compongono il board e celebrare l’importante traguardo raggiunto nel 2025: sono infatti 50 le realtà imprenditoriali bresciane che hanno aderito al programma di Fondazione Brescia Musei.
Con l’occasione viene presentato in anteprima il cortometraggio che Fondazione Brescia Musei ha realizzato con la regia di Marco De Luca, per raccontare il virtuoso e inedito modello di partnership pubblico-privato, che assicura a Brescia Musei il sostegno necessario per valorizzare al meglio il patrimonio artistico museale cittadino e realizzare i grandi eventi della comunicazione culturale.
Attraverso le testimonianze di coloro che compongono il prestigioso network e il racconto del valore che la membership di Alleanza per la Cultura rappresenta per le proprie aziende, Fondazione Brescia Musei vuole esprimere la propria gratitudine e riconoscimento a tutte le organizzazioni partner.
Nata nel 2020, e giunta al suo sesto anno, Alleanza per la Cultura è riconosciuta a livello nazionale come una “best practice” nel panorama museale, tanto da essersi aggiudicata la menzione speciale ‘Networking in arts’ del Premio CULTURA+IMPRESA 2020-2021: un format che converge interessi tra il settore pubblico e il mondo privato, all’insegna dello sviluppo a base culturale del territorio, riconosciuto quale grande driver del più ampio benessere dei cittadini.
Un altro elemento centrale del progetto è la partecipazione attiva alla vita museale cittadina. I partner dell’Alleanza partecipano in via preferenziale a tutti gli eventi del programma e ne diventano essi stessi animatori, organizzando iniziative di networking con le proprie reti relazionali.
Un progetto che fa leva su un forte sentimento di appartenenza nei confronti della storia della cultura bresciana e sul desiderio di stringere ancora più che in passato i rapporti con la comunità: il contributo delle aziende in questo settore non è una novità, ma la forza dell’Alleanza ha convinto tanti interlocutori a scendere in campo, facendo dell’investimento in cultura un elemento della missione sociale d’impresa, come evidenziato dall’articolo pubblicato nel 16° rapporto annuale Federculture 2020 Impresa Cultura. Dal tempo della cura a quello del rilancio.
Nell’anno 2025 entrano a far parte di Alleanza per la Cultura 6 nuove realtà imprenditoriali: Fondazione Battagliola Giovanni e Orsolina per Dimmidisì, Integra Rent, Limelight, Pelma, Siderweb e Turboden.
Il rapporto di collaborazione tra Fondazione Brescia Musei, le imprese di Alleanza per la Cultura e le Istituzioni passa infatti per due prioritarie formule di riconoscimento e gratificazione reciproca: il conferimento di benefit esclusivi ai soli membri dell’Alleanza, su tutti la disponibilità degli spazi museali ed espositivi per la realizzazione di eventi corporate a cura delle aziende, sostenute organizzativamente dalla struttura di Brescia Musei, e la condivisione di know-how per la creazione di esperienze.
È per facilitare queste relazioni che nel 2025 nasce il programma di iniziative collaterali che Fondazione Brescia Musei organizza per i propri Donors, il cui primo appuntamento è previsto il 12 settembre: occasioni uniche ed esclusive per le imprese di ogni settore merceologico per incontrare colleghi, amici e anche concorrenti sotto l’egida della programmazione culturale e identitaria della Fondazione Brescia Musei che, com’è noto, mira alla creazione dell’equity culturale della città di Brescia e del suo territorio.
Per quanto riguarda invece la condivisione di know how, sono sempre più frequenti i casi in cui l’esperienza maturata in ambito culturale da Brescia Musei diviene utile piattaforma di partenza per la realizzazione di progetti di corporate communication culturale da parte delle aziende. Anche questo rappresenta un nuovo orizzonte di sviluppo dell’Alleanza per la Cultura.
All’interno di un orizzonte temporale di medio-lungo termine, il format d’adesione si basa sull’idea che le spese relative alle attività ordinarie e al funzionamento dei musei siano garantite dalla concessione in essere tra il Comune di Brescia e la Fondazione Brescia Musei, mentre i Partner di Alleanza per la Cultura contribuiscono alle attività straordinarie e all’organizzazione di iniziative speciali, oltre che alla trasformazione dei siti museali.
Un modello di governance strategico, che si caratterizza per essere replicabile in altri territori senza che questo produca l’usuale accesa competizione che intercorre quando i medesimi attori culturali si rivolgono al ristretto novero delle aziende note per il sostegno alla cultura e che è stato al centro di svariate presentazioni in convegni, anche internazionali, come quello tenutosi a Doha in Qatar nel 2023, volumi e workshop dedicati ai beni culturali.
Special Partner di Alleanza per la Cultura è Intesa Sanpaolo.
Per poter affrontare con successo iniziative culturali complesse, articolate e di grande respiro, la sinergia tra gestione pubblica e mondo privato è sempre più essenziale. Per questo Alleanza per la Cultura si è rivelata, nel corso di questi sei anni, un’idea vincente, capace di dar vita a operazioni culturali importanti e di attrarre partnership private di alto profilo.
Alleanza per la Cultura non ha soltanto permesso di far fronte alle necessità finanziarie, ma ha anche consentito di fare rete condividendo saperi e metodi imprenditoriali, dando alle aziende del territorio la possibilità di esprimere il proprio sentimento di appartenenza e di contribuire in maniera decisiva allo sviluppo culturale della comunità: una strategia lungimirante, che si è anche imposta come best practice nel contesto museale nazionale.
Alla ormai consolidata famiglia di donatori si uniscono ora anche sei nuovi partner e altri rinnovano convintamente il proprio impegno per il prossimo triennio, segno di una formula di successo per il pubblico quanto per il privato. A tutti loro rivolgo con piacere i miei più sentiti ringraziamenti per aver voluto essere parte di questo network prestigioso, così importante per lo sviluppo culturale della nostra città.