News12/05/2025

Assemblea ANCE 2025

Assemblea ANCE 2025

Imprese familiari, sfide globali e innovazione

Assemblea ANCE 2025 a Brescia: Cavalcare

L’ evoluzione in corso valorizzando il saper fare dei costruttori

 

Momento Teatrale (voce fuori campo)

Quando molti vedono problemi,

noi costruttori vediamo possibilità.

Quando l’economia è schizofrenica,

noi diamo stabilità.

Quando il mondo si ferma,

noi tiriamo su impalcature.

Quando la burocrazia soffoca,

noi ci prendiamo carico di sue competenze.

Quando la tecnologia scopre nuove frontiere,

noi le stiamo già implementando.

Quando il mondo si complica,

noi lavoriamo in squadra.

Quando tutto sembra complesso…

noi siamo già al lavoro.

È lì che prende forma la nostra forza, la nostra identità.

[2] Il Valore della Memoria: 80 Anni di Storia

Care Colleghe, Cari colleghi Gentili ospiti

Ottant’anni fa, il primo agosto 1945, nasceva la nostra Associazione.

Un atto di coraggio compiuto in un’Italia stremata ma con immensa voglia di rinascere.

Donne e uomini che, senza paura della fatica, si sono rimboccati le maniche.

Avevano un solo orizzonte: fare.

Ottant’anni non sono solo un anniversario: sono una testimonianza viva.

Abbiamo attraversato guerre, crisi, trasformazioni epocali.

Abbiamo costruito scuole, case, ospedali, ponti, comunità.

La memoria non è nostalgia: è orientamento.

Ci dice da dove veniamo, ma anche dove vogliamo andare.

Oggi raccogliamo quel testimone.

E il tempo della responsabilità è adesso.

 

[3] La Complessità del Presente: Una Sfida Quotidiana

Viviamo tempi complessi, dove l’incertezza è la regola.

Come diceva Enrico Mattei: dobbiamo allenarci a vedere possibilità dove altri vedono ostacoli.

Fare impresa oggi significa surfare sulle onde dei problemi:

Geopolitica instabile, economie in transizione, pressioni ambientali e sociali crescenti.

Le dinamiche dei flussi energetici, i dazi commerciali e le decisioni delle banche centrali impattano direttamente sulle nostre commesse, sui nostri margini, sulla competitività delle nostre imprese, specialmente quelle di dimensioni più contenute.

Ogni giorno è una scommessa. Ogni cantiere aperto è un atto di fiducia nel domani.

Non possiamo attendere tempi migliori: siamo noi a doverli creare.

 

[4] La Nuova Sfida Imprenditoriale: Organizzazione e Visione

Il mondo non aspetta.

Ogni impresa è chiamata a diventare più: strutturata, trasparente, digitale.

Non basta più costruire bene.

Bisogna costruire meglio, con visione chiara e metodo solido.

Chi non governa questi cambiamenti, ne sarà travolto.

Anche la piccola impresa deve ragionare come una grande impresa: dotarsi di una governance interna seria, coltivare la cultura del merito, definire processi organizzativi chiari, adottare strategie lungimiranti.

E soprattutto, dobbiamo industrializzare il processo edilizio, ispirandoci ai modelli vincenti del settore manifatturiero.

Passare dall’approccio per progetto all’approccio per prodotto.

Questo significa: prefabbricazione modulare, produzione seriale, standardizzazione dei componenti, assemblaggio efficiente in cantiere.

L’obbiettivo?

Garantire: costi certi, tempi certi qualità superiore, maggiore possibilità di personalizzazione.

Dobbiamo immaginare nuovi modelli di business, capaci di rispondere a una domanda sempre più evoluta.

Approcci tipo “Configure to order”, dove i clienti possono personalizzare sulla base di moduli standardizzati.

La riorganizzazione della filiera, la digitalizzazione dei processi, l’efficienza produttiva sono le nuove fondamenta su cui dobbiamo costruire il nostro futuro.

Il futuro dei costruttori si conquista così: con coraggio, serietà, innovazione, capacità di visione.

 

[5] Sostenibilità: Una Nuova Grammatica del Costruire

Sostenibilità non è solo una parola di moda …..   è un modo di fare impresa.

Essere sostenibili significa durare nel tempo.

Significa costruire valore rispettando ambiente, persone, società.

ESG – Ambiente, Sociale, Governance – è il nostro nuovo alfabeto.

Sostenibilità non è nemmeno uno slogan.

È scegliere materiali responsabili, edifici durevoli, cantieri sicuri.

Parlare di crescita senza parlare di benessere non ha più senso.

Parlare di sviluppo senza ambiente è costruire senza fondamenta.

Noi siamo chiamati a costruire luoghi di vita.

 

[6] Alleanze che Fanno Futuro

Nessuno cresce da solo. Abbiamo bisogno di alleanze nuove.

Alleanze con: la Pubblica Amministrazione, il mondo della formazione, i territori, le nuove generazioni.

 

Campus Edilizia Brescia è esempio concreto di queste alleanze.

Così come il Partenariato Pubblico Privato può trasformare le città.

Servono: semplificazione,  trasparenza, responsabilità.

 

[7] Una Nuova Etica Economica

È il tempo della mentalità contributiva.

Non più solo cosa otteniamo, ma cosa restituiamo.

Siamo arrivati ad un bivio. La logica della crescita ad ogni costo della “massimizzazione dei profitti” ha mostrato i suoi limiti. Oggi dobbiamo passare da una mentalità estrattiva ad una contributiva.

Le imprese devono costruire non solo valore economico ma anche sociale e ambientale.

Costruire non è solo produrre edifici: è seminare fiducia,  coesione,  futuro.

Ogni scelta è una scelta anche etica.

È una responsabilità  verso i nostri dipendenti,  verso chi ci vive accanto,  verso le generazioni future.

 

[8] Il Valore delle Persone

In questa nuova etica economica le persone divengono ancora più importanti, non sono numeri.

Non sono residui di statistiche. Non sono percentuali che ci servono per descrivere la realtà.

Sono il cuore pulsante di ogni cantiere, di ogni progetto, di ogni visione.

Papa Francesco ci ricorda: “Se in tante parti del mondo ci sono bambini che non hanno da mangiare, questo non fa più notizia. Al contrario, un abbassamento di dieci punti nelle Borse di alcune città è una tragedia…”  [Ironizzato]

“Noi, le persone, veniamo ‘scartati’, come se fossimo rifiuti.” Dietro ogni dato ci sono vite vere.

Ogni mattone che posiamo deve avere rispetto per queste vite, ogni progetto deve partire dalla dignità umana.

 

[9] La Sfida del Superbonus: Tra Opportunità e Lezione da Imparare

Il Superbonus ha acceso i riflettori sul settore, ha mostrato potenzialità e criticità.

Da un lato ha acceso i riflettori su un settore troppo a lungo trascurato. Ha dimostrato che la leva fiscale può stimolare l’innovazione e la riqualificazione energetica.

Dall’altro ha mostrato limiti evidenti: incertezza normativa, abusi, caos procedurale.

Da questa esperienza dobbiamo imparare che servono:

Incentivi stabili, credibili ed equilibrati

Regole chiare, con strumenti di controllo semplici ed efficaci

Un nuovo patto di fiducia tra Stato ed Imprese

Inoltre ricordiamo che:

Non si costruisce futuro con l’emergenza continua.

Ma si costruisce con politiche industriali: durature, serie, coraggiose.

 

[10] Infrastrutture e Percezione Pubblica: Il Diritto di Crescere, il Dovere di Ascoltare

Ogni volta che si propone di costruire qualcosa che sia un’antenna 5G, una centrale, un impianto produttivo,  scatta la reazione: “No, non qui.”

Non è solo prudenza. È diventata cultura.

Una cultura del sospetto, della paura, del rifiuto automatico.

Una cultura che conosciamo bene: quella del “NIMBY” – Not In My Back Yard.

Ma oggi si sta trasformando in qualcosa di ancora più radicale:

una logica del BANANA – Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything.

Non costruire nulla. Da nessuna parte. Mai.

Siamo passati dalla tutela legittima alla paralisi ideologica.

Il risultato? Progetti bloccati. Innovazione ostacolata. Sviluppo rallentato.

Eppure, sappiamo che anche il nostro territorio ha pagato il prezzo dell’industrializzazione.

Lo riconosciamo. E ne accettiamo la lezione.

Ma rigettare ogni proposta, ogni infrastruttura, ogni cantiere, significa negare futuro.

Significa cedere alla paura anziché alla responsabilità.

In tutto questo, anche la politica è in affanno.

A volte troppo piegata al consenso facile.

Altre troppo compiacente con l’interesse privato.

Serve una rotta. Una parola definitiva. E quella parola spetta alla scienza.

Non ai social, non ai sondaggi, non ai canali Telegram.

Scienza vera fatta da ricerca indipendente, analisi dei dati.

Solo così possiamo distinguere ciò che serve da ciò che fa danno.

Solo così possiamo decidere, non solo subire.

È tempo di recuperare il coraggio di scegliere, con metodo, con obbiettività, con serietà.

Perché non costruire è una scelta, è spesso è la scelta più irresponsabile di tutte.

 

[11] Una Visione per le Generazioni Future

I giovani ci osservano. Ci giudicano.

Dobbiamo ridare dignità al lavoro edile.

Mostrare la bellezza e la modernità di questo mestiere.

Costruire il futuro significa creare: stage e tirocini di qualità, percorsi di formazione concreti.

Per questo abbiamo lavorato per  costruire un ITS Lombardo ed una laurea specialistica in tecniche per l’edilizia.

Costruire ponti con chi verrà dopo di noi è uno dei compiti più nobili.

 

[12] Rigenerazione Urbana: Progettare Città per il Domani

Le nostre città hanno bisogno di rigenerazione.

Non solo di nuova costruzione.

Serve dare nuova vita agli spazi esistenti, recuperare, reinventare, valorizzare.

Ma serve anche una vera cornice legislativa e normativa.

Non possiamo più convivere con una selva di leggi urbanistiche che risalgono, in gran parte, al 1942.

Rigenerare significa: proteggere il passato senza idolatrarlo ridando vita ai nostri centri storici, costruire il futuro senza annullare la memoria.

Anche nella rigenerazione urbana il riciclo ed il riuso sono due vie fondamentali per renderlo sostenibile.. duraturo.

Serve trovare un equilibrio fra: mantenimento della storia, innovazione dei territori.

Non possiamo permettere che standard urbanistici improponibili o oneri troppo gravosi impediscano la sostenibilità economica dei progetti.

Per questo, chiediamo:

Una legge nazionale sulla rigenerazione urbana,

Una governance chiara,

Un Fondo unico con stanziamenti adeguati e stabili nel tempo.

Non possiamo accettare che anche questa volta finisca come gli ultimi 76 tentativi legislativi falliti miseramente.

Rigenerare non è solo un’opportunità: è una necessità storica per il Paese.

Costruire città più verdi, più inclusive, più resilienti, è una delle più grandi sfide del nostro tempo.

E noi vogliamo essere protagonisti di questa sfida.

 

[13] Conclusione: Costruttori di Senso, Costruttori di Futuro

In mezzo alle incertezze, noi costruttori abbiamo una certezza: costruire è generare speranza.

Ogni edificio è un atto di fiducia.

Ogni cantiere è una dichiarazione di futuro.

Continuiamo a costruire: con coraggio, con umiltà, con responsabilità, con umanità.

Perché non stiamo solo costruendo edifici. Stiamo costruendo comunità. Stiamo costruendo speranza.

Grazie a ciascuno di Voi perché è con le vostre mani, con la vostra visione, con il vostro cuore che ogni giorno rendiamo un pò più solido questo paese.

Grazie per quello che fate. Ogni giorno. Con fatica, ma anche con orgoglio.

Grazie per ciò che siete: costruttori di case, costruttori di infrastrutture, costruttori di servizi, costruttori di comunità, costruttori di domani.

Grazie a tutti. Buon Lavoro. Buon futuro a tutti.

 

indietro
Made by Publifarm