Nadia Murad: Premio Nobel a Bergamo
Nadia Murad: Premio Nobel per la pace a Bergamo.
Secondo appuntamento con La cultura della pace. Il Public Program di de bello. notes on war and peace,
la mostra di gres art 671 che parla di guerra, di umanità, di popoli e di emozioni, di storia e di attualità, sostenendo l’urgenza della pace attraverso 30 artisti diversi per generazione, provenienza, mezzo espressivo, che hanno in comune l’aver vissuto e indagato i conflitti attraverso l’arte, in un arco temporale di circa 7 secoli.
L’appuntamento del 22 giugno è aperto a tutti, gratuito, su prenotazione fino a esaurimento posti:
https://ticket.gresart671.org/acquisto/evento.aspx?ID=7745
Il Public Program della mostra de bello è un progetto gres art 671 e Fondazione Pesenti Ets: una serie di appuntamenti con premi Nobel e leader internazionali, impegnati a promuovere la pace, la riconciliazione e i diritti umani.
Dopo aver incontrato Tawakkul Karman, prima donna araba a ricevere il Premio Nobel per la pace nel 2011, con Samia Nkrumah, figura di spicco dell’unità panafricana, domenica 22 giugno 2025, gres art 671 ospita un Nadia Murad. Attivista per i diritti umani e sopravvissuta al genocidio degli Yazidi, Murad ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2018 per il suo lavoro di difesa dei diritti degli yazidi e di altre minoranze.
Fuggita dalla prigionia dell’ISIS, ha dedicato la sua vita a sostenere i sopravvissuti alla violenza sessuale e a cercare giustizia per le comunità perseguitate. Ha vinto il Premio Nobel in riconoscimento del suo incrollabile impegno a porre fine agli abusi durante i conflitti.
Attraverso la sua attività di sensibilizzazione, continua a dare voce ai sopravvissuti, assicurandosi che le loro esperienze portino ad azioni concrete per la pace, la sicurezza e la dignità umana.
Il programma La cultura della pace prosegue poi dopo l’estate: domenica 14 settembre 2025 saranno protagonisti Jody Williams, attivista americana per i diritti umani, Premio Nobel per la pace nel 1997 per la sua leadership nella campagna internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo, insieme a Kailash Satyarthi, sostenitore indiano dei diritti dell’infanzia, Premio Nobel per la pace nel 2014 per i suoi sforzi volti a porre fine al lavoro minorile. Insieme, rappresentano la forza dell’azione collettiva nel difendere i diritti dei bambini e un mondo più sicuro e giusto.