News08/05/2025

Festival teatrale “Up to you”

Festival teatrale “Up to you”

Spettacoli che riflettono sul contemporaneo, sulla possibilità di dialogo, sul rinegoziare i confini a cui siamo abituati per il festival teatrale organizzato da  under30 e da Qui e Ora Residenza Teatrale

UP TO YOU, realizzato da Qui e Ora Residenza Teatrale insieme alla direzione artistica partecipata under 30  con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Bergamo e con il contributo della Regione Lombardia, Comune di Brusaporto, Comune di Scanzorosciate, Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione ASM e Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi è un festival organizzato da ragazze e ragazzi under 30 che propone spettacoli che riflettono sul contemporaneo, sulla possibilità di dialogo, sul rinegoziare i confini tra generazioni.

 Il programma della sesta edizione si svolgerà dal 18 al 25 maggio a Bergamo e nei comuni di Brusaporto e Scanzorosciate e propone un cartellone denso di appuntamenti.

La  “direzione giovane”, che realizza UP TO YOU, prendendosene cura sotto ogni aspetto, è composta da un gruppo di 30 ragazze e ragazzi dai 18 ai 30 anni, ed è guidata e accompagnata fin dalle prime fasi da Qui e Ora Residenza Teatrale.

Un confine è uno spazio di negoziazione, all’interno del quale si mette alla prova un’identità. Il teatro è il luogo per eccellenza di questa continua transizione; per noi, Direzione Artistica Partecipata Under 30, è lo strumento che manifesta i desideri di trasformazione che rivendichiamo come generazione. Gli spettacoli scelti si interrogano sulle questioni di genere, sul rapporto tra individuo e comunità, tra corporeità e animalità. Risuona in noi la necessità di confrontarsi con gli schemi del passato e, in questo tentativo di sovversione, di cercare nuovi alleati, chi, come noi, è alla ricerca di sé, a chi non smette mai di dubitare, a chi si accorge dell’altro, a chi sogna un’esperienza comune”.

 Up To You è un progetto formativo e un festival teatrale dedicato alle nuove generazioni. La guida di Qui e Ora offre un percorso ampio e articolato, finalizzato alla completa realizzazione di un festival, a un gruppo di ragazzi e ragazze che è protagonista in tutte le fasi del progetto e che sviluppa, oltre a competenze professionali, anche capacità di ascolto, apertura al dialogo e collaborazione.

Come dichiara la compagnia: “Siamo alla sesta edizione del Festival Up To You e guardiamo con ammirazione questo gruppo di giovani persone con cui abbiamo mischiato pensieri e discussioni. Alcune sono parte della Direzione artistica partecipata da anni, altre sono arrivate quest’anno, portando nuove visioni. Alcune hanno scoperto grazie ad Up To You una vocazione al lavoro culturale e ne hanno fatto una professione, altre hanno fatto un’esperienza. Ci troviamo intorno a un tavolo a vedere spettacoli, a discuterne, a scegliere che cosa programmare, a immaginare come rendere partecipe la città di questa creatura viva che è il festival.

Per Qui e Ora è importante realizzare un lavoro intergenerazionale, siamo sempre più convinte sia fondamentale co-progettare con le persone, ma se queste persone sono giovani, è ancora più prezioso, rappresenta una possibilità di sconfinare da sé, dalla propria età anagrafica, dal proprio punto di vista sul mondo, una possibilità di costruire, in sinergia tra età diverse, progetti di valore artistico e culturale condivisi. Gli spettacoli, i laboratori, gli incontri del Festival raccontano questo nostro sconfinare, che speriamo travolga la città come ha fatto con noi!”

 Afferma l’Assessore alla Cultura Comune di Bergamo Sergio Gandi: “Up To You si conferma, per l’attuale Amministrazione comunale, una progettualità importante per dare voce e corpo alla partecipazione dei giovani alla vita culturale, nell’ottica di un protagonismo giovanile sempre più attivo.

Un percorso ampio che coniuga teatro e formazione, permettendo ad un gruppo di under 30 di “fare gruppo”, attraverso un programma serrato di incontri, lezioni, discussioni, dove le parole d’ordine sono condivisione e dialogo, con un obiettivo ben preciso: creare, scegliere e organizzare una rassegna di teatro contemporaneo. Si sviluppano così capacità e competenze che potranno essere messe a frutto non solo nel settore dello spettacolo dal vivo, ma anche in altri campi professionali.

Qui e Ora, infatti, con la sua decennale storia nell’ambito della produzione e organizzazione in ambito teatrale, trasferisce al gruppo un metodo di lavoro che comprende comunicazione, promozione e grafica, budget e sostenibilità, logistica e relazioni con terzi.

Il risultato è una rassegna fatta di spettacoli scelti dallo stesso gruppo di lavoro, che porta a Bergamo uno sguardo nuovo sul teatro contemporaneo, destinato in particolare ad un pubblico giovane, ma di cui potrà beneficiare la cittadinanza intera.

Il tema dello sconfinamento, che presuppone un continuo rimando tra individuo e collettività, tra dentro e fuori, è particolarmente caro alle nuove generazioni, e si rispecchia anche in una scelta non convenzionale dei luoghi del festival, in cui viene data attenzione ai quartieri periferici, secondo una linea di mandato cara a questa Amministrazione comunale.”

Negli anni sono state attivate iniziative collaterali, come Come Together, progetto che accompagna Up To You da quattro edizioni per ragionare su interculturalità, multiculturalità, razzismo, antirazzismo, decolonizzazione del linguaggio e dell’arte, per avvicinare al festival persone con diverse origini, culture e lingue madri, perché possano regalare altri sguardi, altri sconfinamenti.

Il cuore del progetto è la RE.M Redazione Multi lingue culture visioni linguaggi, condotta da Luca Lòtano, giornalista e insegnante di italiano per stranieri, e Silvia Baldini, drammaturga e performer di Qui e Ora.

La RE.M, laboratorio di visione e racconto degli spettacoli del festival, realizzato in più lingue – quelle dei partecipanti – e attraverso più linguaggi come parola, foto, audio, collage, interviste, è in collaborazione con LEREM, un progetto di creazione temporanea di gruppi di visione interculturale che puntano all’interazione tra culture attraverso l’arte vissuta da spettatrici e spettatori, attivo a Bergamo, Bruxelles e Roma. Dal lavoro della RE.M Up To You 2025 nascerà il racconto del Festival da leggere su lerem.eu e alla pagina IG @lerem.eu

Primo appuntamento, domenica 18 maggio, è Da qui, un laboratorio di movimento condotto dalla danzatrice e performer Susannah Iheme, per esplorare la relazione tra sé e l’altro da sé, sul confine tra distanza o prossimità. Un laboratorio esperienziale, aperto sia a persone esperte di movimento sia a chi non ha alcuna pratica di danza, che si terrà dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17, presso Home dance studio, a Bergamo.

Dopo il laboratorio, alle ore 21, al Teatro di Rosciate a Scanzorosciate Abdoulaye e Mamadou non sono morti di Teatro Periferico.

 Diretto da Paola Manfredi lo spettacolo, tratto dal libro autobiografico di Abdoulaye Ba, che lo interpreta con Siaka Conde, Bintou Ouattara, Dario Villa, autore anche della drammaturgia, e il canto di Camilla Barbarito è il racconto del viaggio, della paura e della speranza di milioni di persone, scacciate da una casa che non volevano abbandonare, una testimonianza per onorare la memoria di chi non ce l’ha fatta e riposa “accanto alla strada” o nel fondo del mare.

Martedì 20, dalle ore 15 alle 18 (replica mercoledì 21), presso Donizetti Studio a BergamoI do not fit in, progetto fotografico performativo a cura di Michela Di Savino. Tatuarsi temporaneamente di forme luminose per costruire il proprio significato di perfetta imperfezione, con la possibilità di far ritrarre il proprio viso in modo nuovo e creare la propria opera d’arte. La proiezione digitale dell’immagine diventa la fonte di luce del ritratto e crea una forma decorativa temporanea sul volto del soggetto.

A seguire, alle 20,30, presso il Centro Polivalente di Brusaporto, Tecniche di lavoro di gruppoAppunti per uno Schiuma Party di e con Pietro Cerchiello / Dimore Creativeprogetto vincitore del bando Cura 2024, spettacolo selezionato dalla Direzione Artistica Partecipata Under30 di Up To You.

Un luogo lontano dal mondo, una città alla deriva, in cui il sindaco è scappato, il vicesindaco è irreperibile e l’Assessore alla Cultura, dittatore assoluto, ogni mese organizza lo Schiuma Party. Qui un giovane attore insegna in una scuola media non teatro, visto che i genitori ritengono sia una materia inutile, ma Tecniche di Lavoro di Gruppo. Una storia che parla del confronto tra nuove e nuovissime generazioni sul modo di vedere il mondo e sul concetto di felicità.

La programmazione di mercoledì 21 è dedicata alla danza. inizia al Cineteatro di Colognola a Bergamo, alle ore 19,30,  con l’anteprima dello spettacolo di Alessandra e Roberta Indolfi / Zerogrammi Non ho chiesto (io) di venire al mondo. 

Interpretato dalle due autrici assieme a Eleonora Gambini e Giuseppe Zagaria, lo spettacolo, vincitore del Premio Cantiere Risonanze Network 2024, è una riflessione sulla condizione attuale delle giovani generazioni e su come questo tempo storico sia focalizzato su ciò che si ottiene, piuttosto che su chi si è e che cosa si ha da dire. Partendo da questa riflessione è emerso uno spettacolo che esplora il potenziale ludico dell’esistenza, una dedica al passato e una lettera al futuro.

A seguire, alle 20,30, Pablo Ezequiel Rizzo in Albatros, spettacolo selezionato dalla Direzione Artistica Partecipata Under30 di Up To You. Avvolti dalla luce e sepolti dall’oscurità, i corpi creano immagini ibride, a tratti aliene, che mutano verso la composizione di figure antropomorfe, attraverso una ricerca sensoriale della propria identità.

Giovedì 22 maggio la programmazione vede in scena Pornografico Vaudeville (o Manifesto sul Nulla), scritto e diretto da Stefano Poeta. Lo spettacolo, in programma alle ore 20,30 all’Auditorium Piazza della Libertà a Bergamo, ha vinto il Primo Premio European Young Theatre Group Competition al Festival dei Due Mondi di Spoleto ed è stato selezionato dalla Direzione Artistica Partecipata Under30 di Up To You.

Pornografico Vaudeville (o Manifesto sul Nulla) è un progetto sul rapporto tra il maschile e la violenza quotidiana, celata in un sorriso, in una battutina, in un luogo comune.

Lo spettacolo nasce da un’analisi del fenomeno incel – uomini convinti di essere “costretti dalla società” a rimanere celibi in quanto troppo brutti, troppo insicuri, troppo inadatti a seguire un’idea assoluta e oggettiva di cosa voglia dire “essere maschio”, coltivando nello stesso tempo un atteggiamento di disprezzo e rancore nei confronti del mondo femminile che – secondo loro – li rifiuta. A seguire incontro con la compagnia, moderato da Greta Tosoni, educatrice e consulente sessuale.

La programmazione di venerdì 23 (dalle 15 alle 18 nella Sala dell’Orologio a Bergamo), inizia con  DECA +. Dieci e più punti per un festival ideale. Workshop ideato da NEXT, il progetto di Risonanze Network cerca di aprire una riflessione collettiva sui festival e su cosa li renda aperti, sostenibili, accessibili.

NEXT, coordinato da Sara Carmagnola (Ecate Cultura) e Alessandro Balestrieri (POLLINEfest), con la partecipazione di ICAF (Paesi Bassi), Stalker e Festival Xalar (Spagna), è nato dalla volontà di confronto e incontro tra i ragazzi e le ragazze che negli anni hanno preso parte ai processi di partecipazione promossi da Risonanze Network.

Molteplici gli obiettivi, dalla scoperta del panorama culturale italiano all’incontro con giovani gruppi artistici, fino alla creazione di spazi di espressione in cui le e i partecipanti possano far sentire la propria voce e dialogare con chi lavora in diversi ambiti del settore.

Alle ore 20,30, presso Auditorium Piazza Della Libertà, a Bergamo CA-NI-CI-NI-CA, scritto, diretto e interpretato da Greta Tommesani e Federico Cicinellicon la collaborazione di Daniele Turconispettacolo vincitore di Powered by REf 2022 e del Bando Cura 2023.

CA-NI-CI-NI-CA è un progetto di ricerca e uno spettacolo che nasce dal desiderio di rappresentare lo sfruttamento lavorativo nelle filiere agro-alimentari come un fenomeno sistemico determinato dalle dinamiche di un sistema produttivo dominato dalla Grande Distribuzione Organizzata.

Questo desiderio si è unito a quello di esplorare i limiti di una comunicazione pietista, che rappresenta i braccianti migranti come vittime per cui si può provare pietà, ma sempre da una posizione di distacco e superiorità. Conclude la serata, prima del DJ Set, presso Ink Club a Bergamo, alle 23, l’anteprima di GHOST TRACK. Techno-racconti da una provincia fantasma, scritto, diretto e interpretato, con Gianluca Agostini, da Daniele Turconi.

 GHOST TRACK è uno spettacolo in cui il racconto breve incontra le dimensioni musicali e rituali della club culture, mischiandosi ad atmosfere Techno, Electro e Hardcore. Sul palco/pista da ballo le storie prendono forma attraverso la musica, trasformando la tradizione del teatro canzone per proporre un modo diverso di raccontare e di raccontarsi che utilizza stili musicali e narrativi contemporanei.

Tre progetti di formazione avranno spazio il fine settimana. Sabato 24 e domenica 25 maggio (sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 14 alle 16,30 e domenica dalle 10,30 alle 17 presso la Sala dell’Orologio a Bergamo) UN SOLO RESPIRO. Danze e spazi dell’immaginario – Improvvisazione e spazi non convenzionali, laboratorio gratuito per venti partecipanti a cura di Cie Les 3 Plumescondotto da Océane Delbrel e Alessia Pinto.

 Il laboratorio, nato per  portare il dispositivo coreografico fuori dallo spazio convenzionale, è aperto sia a persone che non hanno esperienze di danza che a persone esperte ed è finalizzato alla creazione dell’omonima performance che verrà realizzata domenica pomeriggio.

Sabato, dalle 16,30 alle 20 e domenica dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 16, all’Auditorium Piazza della Libertà, a Bergamo, appuntamento con C.A.P.R.A. – Centro di Ascolto Per Ricercatrici| Ricercatori Artiste| Artisti, un progetto di Anna Ida Cortese che si configura come uno sportello gratuito di consulenza e orientamento rivolto ad artiste, artisti e compagnie emergenti per offrire un primo punto di riferimento per affrontare dubbi, progettualità e strategie operative.

Terza occasione di formazione, sabato dalle 14,30 alle 17,30 nella Sala dell’Orologio a Bergamo, Ama i tuoi mostri, laboratorio gratuito per 15 partecipanti di Cleo Bissong. Obiettivo del laboratorio è esplorare e celebrare, attraverso disegno e collage, quei lati di cui ci vergogniamo, che percepiamo essere fuori norma, brutti, mostruosi, poiché si oppongono a una normalità e a uno stato sempre più opprimente di decoro e di controllo.

Sabato 24, alle ore 20,30 a Bergamo, all’Auditorium Piazza delle Libertà, Quello che non c’è, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Giulia Scotti. Spettacolo vincitore del Premio Tuttoteatro alla arti sceniche Dante Cappelletti 2023, e menzione speciale al bando Odiolestate 2023 Quello che non c’è è stato selezionato dalla Direzione Artistica Partecipata Under30 di Up To You.

Nella mia famiglia ci sono storie che non vengono raccontate nella convinzione che quello che non si dice non si saprà mai. Questa è la storia di mia zia come l’ho saputa da mio papà, è la storia di un uomo che vuole salvare sua sorella dalla morte ma non ci riesce. Quasi tutto è vero, alcuni pezzi sono inventati”.

Conclude il festival, domenica 25 maggio alle ore 17, presso il Parco Goisis di Bergamo, Un solo respiro, con Alessia Pinto e Océane Delbrel e i/le partecipanti al laboratorio. Una passeggiata performativa, un’esplorazione che rappresenta una traversata consapevole e contemplativa, attraverso la quale coloro che hanno partecipato al laboratorio e chi prende parte alla performance itinerante potranno riscoprire la città e i luoghi attraversati da una prospettiva nuova, prestando attenzione ai dettagli, agli incroci, alle ombre e alla luce.

È un’esperienza che spinge a vivere l’istante presente, a connettersi profondamente con l’ambiente e ad apprezzare la bellezza dell’architettura urbana. Combinando queste due dimensioni, le improvvisazioni e la passeggiata, si crea un legame intimo tra la danza, l’architettura e la città, offrendo così un’esperienza artistica non ripetibile.

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