Dirama 2025 7°Edizione

48 eventi gratuiti, più di 20 figure professioniste per il festival di natura, relazioni e cura del territorio.
Ecologie in movimento: il festival di Legambiente Bergamo tra territori, saperi e responsabilità collettive DIRAMA torna per la sua settima edizione con un programma diffuso di esperienze che attraversano la provincia di Bergamo, nei mesi in cui i paesaggi si aprono alla stagione estiva e la presenza umana ne modifica percezione e fruizione.
Dal 18 giugno al 6 luglio 2025, cammini, laboratori, pratiche artistiche e incontri comporranno un itinerario condiviso che mette in relazione corpi, linguaggi e ambienti naturali, interrogando il nostro modo di abitare i territori.
DIRAMA organizzato da Legambiente Bergamo in collaborazione con Parco dei Colli di Bergamo e tante associazioni e gruppi del territorio nasce come risposta culturale ed ecologica a un presente attraversato da crisi climatiche, perdita di biodiversità e disuguaglianze sociali.
Il festival propone spazi di ricerca pubblica, dove la conoscenza non è trasmessa ma costruita insieme, a partire da esperienze sensoriali e collettive.
Una postura ecologica: osservare, comprendere, trasformare DIRAMA è un festival che sceglie di operare in una prospettiva di ecologia delle relazioni, in cui l’attenzione agli ecosistemi naturali si intreccia con le dinamiche sociali, politiche e culturali.
Ogni attività diventa un’occasione per attivare forme di apprendimento accessibile e orizzontale, capaci di restituire strumenti per decifrare le trasformazioni in corso e per generare pratiche di cittadinanza ecologica.
La cura del territorio non è un gesto individuale né un atto simbolico: è una responsabilità condivisa che si costruisce nel tempo, attraversando conflitti, linguaggi, alleanze. DIRAMA prova a praticarla con coerenza, connettendo educazione ambientale e attivazione civica.
Un programma esperienziale: luoghi che generano sapere DIRAMA si sviluppa in contesti diversi — boschi, crinali, spazi urbani, aree agricole e fluviali — scelti per la loro densità ecologica e culturale, ma anche per il loro potenziale trasformativo.
Le esperienze proposte non sono eventi “da fruire”, ma dispositivi che attivano la relazione con il luogo e tra le persone: cammini interpretativi, osservazioni, performance site-specific, laboratori intergenerazionali, incontri pubblici e pratiche artistiche.
Tra le azioni più emblematiche di questa edizione, le “Pause in verde” — in programma martedì 24 giugno e mercoledì 2 luglio alle ore 13:00 al Parco Caprotti di Bergamo — offrono uno spazio di rigenerazione e connessione con la natura urbana durante la pausa pranzo. Guidate da Ghislaine Nothomb (formatrice in pratiche corporee) e Maela Canu (guida di immersioni forestali), queste esperienze propongono un’alternativa concreta alla frenesia cittadina, riscoprendo il parco come rifugio e compagno di cammino, attraverso esercizi leggeri, ascolto attivo e pratiche sensoriali.
Altrettanto significativo è il percorso costruito con Terre Alt(r)e, collettivo che abita e difende le valli orobiche
promuovendo forme radicali di cittadinanza ecologica.
Domenica 29 giugno, la camminata “Dove si incontrano le valli” porterà due gruppi — uno dalla Val Sedornia, l’altro dalla Val Conchetta — a confluire al Passo di Fontana Mora, in un gesto simbolico di alleanza e cura delle terre alte. Sabato 5 luglio, il collettivo proporrà a Spiazzi di Gromo una partita collettiva di nascondino per adulti: un modo inatteso, giocoso e profondo per ritrovare il corpo, l’ascolto e la meraviglia in un paesaggio montano minacciato da trasformazioni ambientali ed economiche.
La bellezza del paesaggio, l’ascolto, il corpo in movimento e la riflessione condivisa diventano così strumenti per ridefinire il nostro rapporto con l’ambiente e con la collettività.
Le esperienze di DIRAMA sono accompagnate da figure professioniste del territorio e della ricerca: botanici, geologi, entomologi, educatrici ambientali, performer, artiste, speleologi, astrofisici e mediatrici culturali.
Il valore del festival risiede nella loro capacità di tradurre saperi specialistici in percorsi di senso condivisi, mantenendo rigore scientifico e apertura relazionale.
In questa direzione il festival intreccia alleanze con i circoli territoriali di Legambiente e le sezioni locali del WWF, ampliando lo sguardo su territori, specie, habitat e comunità.
Esperienze che ci portano a osservare da vicino la biodiversità e a riconoscere il valore delle pratiche quotidiane di tutela, studio e cura della natura.
Un modo per abitare il paesaggio con consapevolezza, accogliendo sguardi diversi e complementari sul mondo che ci circonda.
Sabato 5 e domenica 6 luglio l’invito è ad ascoltare le traiettorie invisibili che attraversano l’aria e il tempo
– Nel respiro della gola
Con Legambiente Alto Sebino e la guida Massimo Rota, esploreremo un canyon tra acqua e rocce, dove la biodiversità si rivela nei suoni, nella vegetazione e nella geologia viva del paesaggio – Uccelli: dove vanno, da dove vengono.
Con gli ornitologi del Centro di Inanellamento (Legambiente – Cerca Brembo), un’immersione nel cuore della
riserva per conoscere da vicino le rotte migratorie e il ruolo del nostro territorio nella tutela della fauna selvatica.
Domenica 22 giugno
– Dove la natura si rigenera
Un cammino guidato da Marcello Fattori tra stagni, boschi e praterie: un laboratorio vivente di rigenerazione ambientale, dove la cura ecologica è pratica quotidiana.
– Nel cuore dell’oasi
Con le guide WWF, attraverseremo uno degli ecosistemi più preziosi delle Prealpi bergamasche, alla
scoperta degli habitat e delle specie che abitano questi luoghi protetti.
E poi, tra alberi e sentieri, la camminata “Culture in movimento” condotta da Roxana Stefania Ivan,
mediatrice interculturale della Cooperativa Ruah, ci guiderà a leggere le tracce umane nel paesaggio: Domenica 21 giugno al Monte di Nese, ascolteremo storie di migrazioni e resistenze che si intrecciano con la biodiversità montana e la memoria antifascista del territorio.
In un tempo in cui la disinformazione ambientale è diffusa quanto la crisi ecologica che affrontiamo, rendere accessibili i saperi è un atto politico, oltre che pedagogico. DIRAMA sceglie di farlo attraverso la voce di chi studia, vive, protegge e trasforma i territori ogni giorno.
Attenzione alle nuove generazioni
Un ampio spazio sarà dedicato ai e alle giovani, con il progetto Dirama RE.act, nato dalla volontà degli
attivisti e dalle attiviste di Legambiente Bergamo.
Dirama RE.act sarà un contenitore di iniziative pensate dai
giovani per i e le giovani, con momenti di confronto, workshop, installazioni artistiche e dibattiti sui temi del
cambiamento climatico, della giustizia ambientale e della partecipazione attiva. Sarà una vera e propria piattaforma per dar voce a chi vuole riflettere sul futuro del nostro pianeta e costruire insieme una visione di un domani migliore.
Una rete che agisce
Dirama nasce grazie alla collaborazione tra numerosi partner che, condividendo valori comuni legati alla sostenibilità, alla biodiversità e alla cultura ambientale, rendono possibile la realizzazione di questo festival.
Accanto a Legambiente Bergamo, partecipano realtà come il Parco dei Colli di Bergamo, WWF Oasi Valpredina, Italia Nostra, Orto Botanico del Comune di Bergamo, Cinema Conca Verde, Spazio Polaresco, DESS-BG, Terre Alt(r)e, Nume del Bosco e molte altre realtà che credono nel valore della partecipazione d’insieme e della cura del territorio.
Dirama è, quindi, un progetto aperto e in continua evoluzione, che cresce grazie al contributo di chi crede nella possibilità di costruire un mondo più giusto, più sostenibile e più vivibile.