Arte e natura in Carrara
Pittura su pietra tra ‘500 e ‘600
Con l’apertura al pubblico di ARTE E NATURA. PITTURA SU PIETRA TRA CINQUE E SEICENTO, a cura di Patrizia Cavazzini con la collaborazione di Maria Luisa Pacelli, e di A&N KIDS, percorso espositivo dedicato ai più piccoli, si completa il programma della nuova stagione espositiva di Accademia Carrara di Bergamo. Un autunno dedicato al rapporto tra arte e natura, frutto di un progetto composito nato anche in relazione a I Giardini PwC, uno spazio verde – riqualificato e fino al 2024 inaccessibile – di 3.000 metri quadrati che si configura come un’estensione del museo. Prende così sempre più corpo la stretta relazione tra I Giardini e il programma culturale della Carrara. ARTE E NATURA è anche oltre le mostre temporanee: il tema attraversa numerose opere della collezione, dove paesaggi, montagne, fiumi, laghi, frutti e fiori diventano protagonisti. È al centro anche dei numerosi appuntamenti del Public Program, pensato per tutte le età, dai grandi ai piccoli, e si ritrova nelle attività proposte ne I Giardini e nell’esperienza del Bù Bistrot in Carrara.
ARTE E NATURA. PITTURA SU PIETRA TRA CINQUE E SEICENTO
Dal 10 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026
A cura di Patrizia Cavazzini con la collaborazione di Maria Luisa Pacelli
Un’esposizione che indaga il fiorire di questa particolare tradizione artistica, in un percorso con oltre 60 opere, con prestiti nazionali e internazionali. Il racconto di uno dei capitoli più affascinanti e meno notidella storia dell’arte italiana: una tecnica raffinata, una sfida alla scultura, una vera e propria tendenza che fiorì tra il 1525 e il Seicento in diversi centri. Riscoperta da Sebastiano del Piombo attorno agli anni del traumatico Sacco di Roma del 1527, la pittura su pietra prometteva l’eternità. Pittori e committenti ne rimasero sedotti: la solidità della pietra offriva l’illusione di una durata paragonabile a quella della scultura, con la quale intendeva competere non solo in bellezza ma in permanenza. Sconfitti i pericoli del tempo, la pittura poteva dunque vincere il secolare duello con la scultura? Non solo. In queste opere si manifesta un gioco sottile tra arte e natura, in cui a sfidarsi sono la mano dell’artista e quella divina, fautrice della bellezza intrinseca del materiale: ma dove finisce l’intervento dell’uomo e dove iniziaquello della natura? E ancora: in che modo il supporto partecipa alla composizione dell’opera? Dalla Roma dei Papi alla Firenze dei Medici, da Genova a Verona, la tecnica della pittura su pietra, oltre a Sebastiano del Piombo, ha coinvolto artisti come Paolo Veronese, Jacopo Bassano, Palma il Giovane, l’Orbetto, Antonio Tempesta, Orazio Gentileschi e Salvator Rosa, tutti rappresentati in mostra grazie a prestiti da importanti collezioni pubbliche e private. Tra queste, Galleria Borghese, Opificio delle Pietre Dure, Gallerie degli Uffizi, Palazzo Barberini, Musei Reali di Torino, Museo e Real Bosco di Capodimonte.
A&N KIDS
Dal 10 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026
A cura dei Servizi Educativi
La prima rassegna del museo dedicata a bambini e bambine dai 6 ai 12 anni, pensata per scoprire e sperimentare. Voluto da Maria Luisa Pacelli e curato da Lucia Cecio, responsabile dei Servizi Educativi e Martina Moretti, il progetto completa il percorso della mostra ARTE E NATURA con uno spazio interamentededicato all’osservazione e alla sperimentazione. Opere provenienti dai depositi della Carrara vengono esposte a un’altezza accessibile al pubblico dei più piccoli, per scoprire da vicino le tecniche artistiche e i loro supporti. I prodotti della natura – pietra, rame, legno e tela – suggeriscono agli artisti nuove possibilità espressive. La mostra integra l’osservazione delle opere, esposte dal vero e dal retro, con momenti di scoperta e sperimentazione, per comprendere cosa si nasconde sotto la superficie pittorica e dietro il lavoro dell’artista. Sono i disegni dei bambini e delle bambine provenienti dalla Fondazione PInAC – Pinacoteca Internazionale dell’Età Evolutiva Aldo Cibaldi a rivolgere ai visitatori e alle visitatrici di ogni età l’invito a creare.
PAOLO CHIASERA. ORTI TINTORI
Dal 5 settembre 2025 al 6 gennaio 2026
A cura di Maria Luisa Pacelli ed Elena Volpato
ORTI TINTORI di Paolo Chiasera è un progetto che si compone di due installazioni, collocate tra interno ed esterno. L’opera in interno, I Giardini di Sardegna, Cipro, Gerusalemme e Bergamo è una pittura a olio di grandi dimensioni (oltre 26 metri) che dal 2014 l’artista allestisce nei musei: una sorta di architettura mobile, dove l’arte si fa mimetica della natura, per accogliere sulla sua superficie le collezioni museali che incontra. Paolo Chiasera porta così un nuovo paesaggio dipinto dentro la Carrara, un dispositivo che accoglie il visitatore come un “teatro delle meraviglie”. L’installazione agisce su diversi piani dell’intreccio di arte e natura: elementi vegetali e minerali, trasformati in pigmenti, danno rappresentazione della natura da cui provengono, con un complesso gioco di specchi dove la pittura e lo spazio del museo rendono eterna la bellezza fuggevole del giardino. Tra gli artisti le cui opere sono state selezionate: Guercino, Andrea Fantoni, Carlo Antonio e Giulio Cesare Procaccini. All’esterno, ne I Giardini PwC, l’installazione intitolata Orto tintorio di Bergamo, è stata realizzata seminando due piante storicamente utilizzate per la produzione di pigmenti pittorici. In prossimità della semina, per propiziarne la crescita, è stato interrato un piccolo bronzo segnalato da due stendardi dipinti a olio su tela, realizzati con pigmenti ricavati dalle stesse essenze. PAOLO CHIASERA. ORTI TINTORI ha inaugurato il progetto ARTE E NATURA di cui è parte, in concomitanza con Landscape Festival, appuntamento internazionale dedicato alla cultura del paesaggio che si svolge a Bergamo dal 2011.