ADI Lombardia: evento Lombardia

Lombardia=Design: concluso il terzo talk AVERE LA STOFFA , del ciclo di incontri a cura di ADI Lombardia.
Si è svolto ieri sera il terzo talk del ciclo di incontri Lombardia=Design, l’iniziativa di ADI Lombardia con l’obbiettivo di diffondere e approfondire la cultura del design, dando voce ai protagonisti di un sistema che ha una parte importante delle sue radici nel territorio lombardo.
Dopo il grande successo dei primi due talk del 2024, il terzo evento si è tenuto a Bergamo in collaborazione con Confindustria Bergamo, presso la sua prestigiosa sede del Kilometro Rosso a Stezzano. Titolo dell’incontro: “Avere la stoffa. Il mondo dei tessuti per la progettazione di soluzioni innovative: un incontro per indagare il potenziale del tessile come materia viva del design.”
Al centro del dibattito c’era l’esplorazione della filiera tessile lombarda, del suo potenziale innovativo e del ruolo che il tessuto può giocare per una progettazione che sia design a tutto tondo, integrando forme, funzioni, estetica, sensazioni e performance.
Insieme a figure di spicco della progettazione tessile, si è discusso delle ultime tendenze delle ricerche in atto che riguardano i materiali tessili innovativi, i materiali vivi che sempre più sono chiamati a svolgere un ruolo primario in svariati settori, in uno scenario dove il design del tessile supera il mondo degli imbottiti e della tappezzeria.
Tutti i protagonisti coinvolti hanno contribuito in maniera significativa a questo terzo talk di ADI Lombardia, parlando di come oggi il tessuto possa fornire risposte contemporanee e concrete ad esigenze reali per soddisfare bisogni evoluti di ordine tecnico, estetico e sensoriale. Tenendo conto dell’imprescindibile necessità di produrre e progettare rispettando le risorse disponibili e prendendosi cura del mondo in cui ci si muove.
Grande attenzione è stata data al mondo della formazione e all’impellente necessità di preparare figure professionali specializzate ma anche attente e consapevoli dell’interdisciplinarietà che caratterizza il mondo della progettazione e che rappresenta un imprescindibile elemento per la messa a punto di soluzioni vive, che dialogano con il mondo reale, le sue evoluzioni e trasformazioni.
Non a caso, la line-up era ricca, variegata, interconnessa. Dopo gli interventi di apertura e inquadramento a cura di Confindustria Bergamo e di ADI Lombardia, abbiamo avuto, qui in ordine alfabetico, i contributi di:
- Albini_next che ha illustrato le tematiche dell’open innovation e della simbiosi industriale.
Spin-off di Albini Group, storico protagonista del comparto tessile lombardo e internazionale, l’hub ha presentato il suo approccio non convenzionale mirato a cercare soluzioni inedite a problemi specifici dell’ambito tessile. Dalla ricerca all’industria per accelerare le idee fino a trasformarle in un business industriale, lavorando al trasferimento tecnologico e facendo dei sottoprodotti una risorsa primaria.
- Baolab studio di design strategico specializzato in CMF (Colors Materials Finishings) si è focalizzato sulla versatilità del tessile tra innovazione e processo. Durante la presentazione, le fondatrici dello studio hanno sintetizzato gli esiti delle loro attività di ricerca, osservazione e progettazione attraverso case studies, materiali, mood-boards.
- Colombo Industrie Tessili da un lato ha sottolineato l’importanza della collaborazione con scuole, giovani designer e artisti per un’innovazione tessile creativa, dall’altro si è invece soffermato sul concetto di avanguardia nell’ambito dei filati avanzati e delle tecniche di tessitura che attraverso le fasi di nobilitazione conferiscono prestazioni uniche al tessuto finale.
- La designer e art director Serena Confalonieri ha analizzato alcuni esempi progettuali tratti dal suo percorso lavorativo riguardanti la superficie tessile utilizzata sia come mezzo espressivo, simbolico e funzionale. Il tessuto diventa così il personaggio principale nell’ambito del design di prodotto, interni ed allestimenti.
- A cura di D-house laboratorio urbano, Hub del Gruppo Pattern, un affondo sui semilavorati e sulle tecnologie che consentono di personalizzare i materiali tessili secondo esigenze appartenenti a diversi settori: moda, interior design, automotive… Insieme abbiamo compreso limiti e frontiere della tecnologia tessile e abbiamo visto manufatti futuribili che esemplificano il ruolo trainante della manifattura e della filiera: la sua centralità nel conferimento di valore ai brand.
- RadiciGroup ha trattato il know-how maturato negli anni nell’ambito delle poliammidi, dalla loro nascita al fine vita. Il racconto è stato suffragato da due esempi concreti di circolarità nel settore: una tuta da sci, realizzata secondo le linee guida dell’ecodesign e dell’economia circolare, e una sedia da ufficio di cui alcuni componenti sono realizzati con poliammide da riciclo a basso impatto ambientale. Due applicazioni che hanno saputo ben coniugare sostenibilità, performance ed estetica.
- Il quadro regolatorio del design per il tessile è stato poi affrontato da Confindustria Moda. Il tessile tecnico e l’abbigliamento sono oggi al centro del nuovo quadro normativo europeo, che introduce requisiti e opportunità per modelli di business sostenibili. Confindustria Moda propone un approccio integrato, basato su ricerca, innovazione e sostenibilità, valorizzando le esperienze dei progetti europei CIRCULA-TEX (tracciabilità e circolarità) e PENGUIN (materiali biomimetici e ecodesign) per supportare le imprese nella transizione normativa e competitiva.
- L’Università di Bergamo, e in particolare i referenti dell’unico Master italiano dedicato all’Ingegneria tessile, tecnologie e processi della filiera tessile ha mostrato infine come la formazione diventi una vera fabbrica di innovazione quando si costruisce non solo per le imprese, ma con le imprese. La formazione non è solo trasmissione di competenze, ma uno spazio di integrazione tra discipline, esperienze e obiettivi, dove il design, inteso come approccio progettuale sistemico, connette tecnologie, sostenibilità, creatività, e le esigenze del mercato con le responsabilità sociali ed ambientali.
Con questo terzo talk, ADI Lombardia si propone di agire come cassa di risonanza del valore della filiera tessile in collegamento al design come progettazione di soluzioni, estetiche e funzionali e, anche, di riflettere sui punti di contatto fra moda e design. Due importantissimi comparti per il Made in Italy, dove il tessile svolge un ruolo chiave. Perché́ creare valore è la missione delle aziende e il design è una leva strategica per il raggiungimento di questo obiettivo.
Come sostiene da tempo il Presidente di ADI Lombardia, Cinzia Pagni, il Sistema Design Lombardo è una realtà unica al mondo dove tutto è possibile perché vanta di antiche tradizioni manifatturiere e artigianali integrate da scuole e università di eccellenza. Radici profonde e sguardo rivolto al futuro: ecco la peculiarità del comparto del design della nostra regione, una forza da nutrire e diffondere.
Ogni appuntamento è un luogo per favorire la relazione fra istituzioni, professionisti e addetti ai lavori, curiosi, nuove generazioni: “Il design è espressione di un mondo sistemico” prosegue Pagni “che richiede figure professionali consapevoli che il Made in Italy è sempre di più un mix tra tecnologia e artigianato, comunicazione e servizi.”
Ogni talk del progetto Lombardia=Design approfondisce quindi alcuni fra i molti aspetti e mondi con cui la filiera del settore design si confronta e lavora quotidianamente: dall’artigianato alla manifattura, dalla sostenibilità al digitale, dai materiali innovativi alla formazione e promozione dei talenti.